Anche nello sport c'è una mancanza dei diritti fondamentali da parte della Società Calcio Fiorentina!!! ADESSO BASTA!!!!!!

27.11.2011 20:13

 

 RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE ALLA PARTITA DEL 29 AGOSTO 2010 FIORENTINA - NAPOLI

 

Sono una ragazza in sedia a rotelle di 26 anni tifosa del Napoli da sempre.

Abito in toscana e vorrei tanto poter vedere la partita Fiorentina - Napoli del giorno 29 agosto pensavo che fosse cosa normale e semplice come credo debba essere in quanto mi sento come tutte le altre persone di questa terra, ma pare che invece non sia così anche per lo sport siamo sempre discriminati e la Fiorentina calcio in particolare mi pare addirittura abbia esagerato in quanto se ha problemi di stadio non dovrebbe far ricadere tutto solo sui tifosi disabili e soprattutto su quelli della squadra ospite che invece dovrebbe avere le stesse opportunità di tutti gli amanti di questo sport. Pare invece come risulta dal sito https://it.violachannel.tv/disabili.html e anche dai contatti avuti personalmente col signor Nelli col quale mi sono ance un po' tanto arrabbiata e col quale ha parlato anche una giornalista della cronaca sportiva del quotidiano La Nazione non cavando neanche lei un ragno dal buco seppur farà comunque un articolo su questo problema.

Pare che la società calcio Fiorentina richiede per l' Accesso stadio Franchi per persone Diversamente Abili (l. 104/92) che i tifosi delle squadre ospiti dovrebbero fare specifica richiesta attraverso la Società ospitata. Mi sembra veramente assurdo che vivendo in Toscana debba smuovere la società del Napoli per farmi entrare all’Artemio Franchi di Firenze. Oltretutto, mi sento presa in giro dal Signor Nelli perché quando lo contattai a fine luglio mi disse di ricontattarlo a metà agosto che avrebbe cercato di aggiungermi alla lista dei disabili presente, mentre due giorni dopo afferma che i posti disabili sono già esauriti dagli abbonati della Fiorentina.

Quindi chiedo per me e per tutti i tifosi ospiti disabili che vengono ritrattate tutte queste assurde e discriminatorie regole fatte passare come questioni di sicurezza. se le studiassero meglio tenendo conto che noi disabili dobbiamo avere le stesse opportunità e la stessa semplicità di accesso ad ogni evento della vita che noi VIVIAMO COME TUTTI GLI ALTRI CITTADINI ED ESSERE UMANI. Abbiamo solo bisogno di un po' di attenzione nella costruzione e nella predisposizione di oggetti e cose in modo che siano accessibili a TUTTI e non solo per noi disabili come se fossimo un popolo a parte

Vi ringrazio

Amiy Graziano

 

ARTICOLO DEL 5 AGOSTO 2010 SULLA NAZIONE DI FIRENZE IN PRIMO PIANO

 

Amiy, supporter disabile di Lavezzi Niente posto alla prima del Franchi

Lancia l’appello ma "della richiesta se ne deve far carico il Napoli"

 

Firenze, 5 agosto 2010 - Come se non bastassero i bar nei quali non può entrare o tutte le volte che, a causa di una macchina parcheggiata sul marciapiede, è costretta a scendere e andare contromano lungo la strada, Amiy una delusione rischia di averla anche dal mondo del calcio, la sua grande passione fin da quando, bambina, giocava a pallone per strada con i fratelli. Finché, a undici anni, una malattia l’ha costretta sulla sedia a rotelle.

 

E così il calcio le è rimasto dentro come un ricordo forte della sua infanzia, qualcosa che ancora la fa sorridere e dire “mi diverte pensare a quando correvo”. Amiy Graziano, ventisei anni, toscana d’adozione ma napoletana di nascita e di fede calcistica, è una ragazza diversamente abile con un sogno nel cassetto: partecipare all’incontro tra Fiorentina e Napoli previsto per il prossimo 29 agosto al Franchi.

 

Un sogno che rischia di svanire. Quella di Amiy non è però una storia di ingiustizia o discriminazione; nel caso del calcio, apre semmai un problema più grande: la mancanza, a livello nazionale, di una legislazione specifica che disciplini il tema dell’accesso dei disabili agli stadi. In questo vuoto normativo è accaduto che solo alcune società più sensibili al tema, tra queste la Fiorentina, abbiano razionalizzato l’accesso allo stadio dei diversamente abili, pensando innanzitutto alla loro tutela.

 

Sulla base degli inviti rivolti dall’Oms e da alcuni trattati europei, la Fiorentina, nel giro di qualche anno, ha gettato le basi per una “più dignitosa e obiettiva gestione della disabilità allo stadio”, stabilendone le procedure e decidendo, in accordo con la Consulta disabili del Comune di Firenze e altre associazioni di categoria, il passaggio dalla concessione degli abbonamenti a titolo gratuito, alla vendita degli stessi ad una tariffa speciale.

 

Recependo inoltre l’invito di Federazione Calcio, Lega Calcio e Uefa, la Fiorentina ha predisposto un numero congruo di posti coperti, rispetto alla capienza dello stadio Franchi, riservati ai motulesi. Allora da dove nascono i problemi per la partecipazione di Amiy all’incontro Fiorentina- Napoli, in cartellone per il prossimo 29 agosto? “Certo non si vuole limitare l’ingresso a questa ragazza – spiega Alessandro Nelli, referente per la Fiorentina della procedura di accesso allo stadio dei diversamente abili -, ma la logica che vorremmo seguire è quella di un’‘equilibrata reciprocità’ in base alla quale il disabile che voglia partecipare come ospite ad una partita al Franchi sia presentato dalla sua società di appartenenza. Bastano un fax o una mail per richiederne l’ingresso.

 

E noi, la volta dopo, faremmo la stessa cosa”. La Fiorentina segue già questo tipo di protocollo con il Torino, il Milan e la Roma, società che hanno attivato procedure simili. La speranza è perciò che altri club decidano di intraprendere questo percorso, trasformando in consuetudine quelle che al momento sono decisioni, per quanto buone, ancora isolate e unilaterali.

 

Paola Barile

 

RICHIESTA DA PARTE MIA (AMIY) DI RETTIFICA DELL'ARTICOLO DEL 5 AGOSTO 2010 PER I MOTIVI SEGUENTI:

 

Sono Annamaria Lorena Graziano, nonché Amiy

vi scrivo per porre una rettifica nell’articolo da Voi pubblicato in primo piano data 5 agosto 2010 riguardante il problema della possibilità di entrare ad assistere per me persona disabile alla partita Fiorentina – Napoli. Innanzitutto, sono a contestare il secondo titolo “ Lancia l’appello ma – della richiesta se ne deve fare carico il Napoli- “ che pare quasi accusare il Napoli di disinteressarsi della cosa calunniando una società calcistica che invece si è sempre mostrata più che disponibile e non da poco ma bensi da quando era ancora in serie C; di fatto sono in possesso di contatti diretti con la squadra e tali contatti mi hanno sempre permesso di accedere e soddisfare i miei desideri anche incontrando personalmente la squadra da vicino. Pertanto chiedo che venga pubblicata questa mia nota di smentita affinchè sia data voce alla realtà dei comportamenti delle due società sportive in questione. A scapito della Fiorentina purtroppo, (e ribadisco purtroppo perché trattasi, comunque della principale squadra della Regione in cui ho scelto di risiedere) non posso invece dire di aver ricevuto lo stesso trattamento, la stessa disponibilità e cortesia di fatto alle mie telefonate alla società per informazioni e richieste ho sempre e dico sempre ricevuto risposte (anche negli anni precedenti) non solo negative ma oltremodo arroganti, disturbate e per me frustranti in quanto mi facevano sentire diversa , di troppo e di intralcio anche nello sport che come per la musica dovrebbe essere il modo di accomunare le persone nelle diversità.

Mi spiace molto dover emettere una nota di particolare richiamo alla giornalista P. Barile che tra l’altro si è dimostrata gentilissima nei nostri contatti telefonici. Credo che non sia stato di suo chiaro intento, ma di fatto il suo articolo, che è quello in questione, e divenuto una sorta di servizio di pubblicità gratuita alla Società Calcio Fiorentina con espressi elogi alla stessa per la sensibilità espressa nei confronti delle persone con disabilità, tutto ciò appoggiandosi al mio nome, alla mia richiesta,al mio desiderio, alla mia richiesta di essere trattata con dignità, rispetto ed uguaglianza come giustamente sancito da ogni legge nel rispetto degli inviolabili diritti umani.

Nell’articolo c’è anche scritto che questa situazione non è “discriminatoria”… ed io chiedo allora cosa sarebbe???????? Faccio notare invece che c’è un evidente mancanza di rispetto di diritti fondamentali dell’uomo, nonché di diritti Costituzionale. In realtà la Società Calcio Fiorentina richiede per l' Accesso Stadio Franchi per persone Diversamente Abili (l. 104/92) che i tifosi delle squadre ospiti dovrebbero fare specifica richiesta attraverso la Società ospitata; cosa che mi appare veramente assurda per una persona che vivendo in Toscana debba farsi carico di contattare e farsi prendere in carico dalla squadra per cui eventualmente simpatizza per poter entrare nello stadio Artemio Franchi di Firenze e sottolineo di Firenze proprio per dire che è compito di Firenze o di chi per Lei di regolamentare, autorizzare ed indicare qualsiasi cosa sia inerente ad esso in quanto trattasi di sito ubicato sul territorio di competenza della città di Firenze che è l’unica che coadiuvata da tutte le sue fonti di informazioni e sicurezza sa lo stato dei suoi impianti sportivi, culturali e di svago e della sua capacità di controllo.

A dir di più posso confermare di sentirmi un po’ presa per i fondelli dal Signor Nelli in quanto nei mie contatti con lui personalmente a fine luglio, alle mie richieste insistenti di voler partecipare a tale evento (facendo notare anche il mio notevole tempismo) alla fine mi fu consigliato di ricontattarlo eventualmente a metà agosto perchè avrebbe cercato di aggiungermi alla lista dei disabili presenti ma dall’articolo leggo che nell’intervista rilasciata nemmeno due giorni dopo lo stesso Nelli afferma che i posti disabili sono già esauriti dagli abbonati della Fiorentina; a questo punto mi sovviene subito la domanda “e le persone con disabilità dell’altra squadra? Non è riservato una parte di posti anche a loro come succede naturalmente per gli altri spettatori cosiddetti normodotati? Questa è si o no discriminazione? Mi piace, inoltre, far notare alla coetanea giornalista che nell’articolo si afferma (probabilmente da parole riferite nell’intervista col Nelli) che anche altre società usano questo tipo di protocollo... Ciò invece è ASSOLUTAMENTE NON VERO… Infatti documentandomi, semplicemente usando il pc visitando i siti ufficiali delle società calcistiche citate nell’articolo (Milan, Torino, Roma) - ed in seguito contattandole anche telefonicamente ho potuto avere affermazione e conferma che così come riportato sui loro siti: “che per la partecipazione ad una partita (peraltro in completa gratuità) nei loro stadi, basta che la persona disabile avvisi max una settimana prima dell’ incontro a cui si vuole assistere, inviando copia dell’ attestato di invalidità e documenti personali della persona disabile e del suo assistente” procedura alla lunga molto piu giusta ed equa rispetto a quella della Fiorentina che da mia indagine sembrerebbe l’ unica società calcistica che attui questo sistema che ci discrimina in modo evidente ledendo gravemente la dignità e la libertà di movimento a qualunque persona disabile che voglia partecipare ad un evento sportivo.

Tutto ciò a meno che tu non sia TIFOSO FIORENTINO, infatti il modo di agire del responsabile del settore dedicato ai disabili immettendo l’obbligo dell’ abbonamento a costo ridotto per i disabili motulesi tifosi VIOLA ed occupando tutti i posti disponibili solo per loro DISCRIMINA NELLA DIGNITA’ E NELL’UGUAGLIANZA E NELLE PARI OPPORTUNITA’, nonché’ DISCRIMINA RAZZIALMENTE lo stesso disabile simpatizzante di altre squadre, affermando che solo con i tifosi di altre squadre abbia problemi. Asserisco ciò perché a dire del Sig. Nelli se fossi in possesso dell’ abbonamento da lui indicato, avrei potuto assistere alla partita anche non simpatizzando FIORENTINA,

E’ stato messo in evidenza che debba essere la società calcio Napoli ad interessarsi per la mia partecipazione all’ evento…. Non Vi suona strano che una Società di calcio che gioca fuori casa debba intervenire nella gestione di uno Stadio non ad essa appartenente? Come gia detto prima, è una cosa assurda.. perché io non sono iscritta presso nessuna società calcistica , ma vado allo stadio ad assistere alla partita come persona amante dello sport…, ovviamente simpatizzante(che non vuol dire tifoso) per la squadra della regione natia ma potrei anche essere un semplice sportivo oppure un persona interessata ad assistere semplicemente ad un evento sportivo. Ribadisco di non essere iscritta ad alcuna società calcistica e come campana di origine mi dà noia che nell’ articolo su indicato venga menzionato come responsabile di una mia probabile non partecipazione alla partita alla Società Calcio Napoli, che in questa vicenda non ha alcuna voce in capitolo, dando alla Società Calcio Napoli e della stessa città di Napoli .un immagine non positiva. Io da campana di Nola non accetto queste dichiarazioni ed invito il sig. Nelli ad una riflessione ed a chiedermi scusa per le cose dettemi al telefono .

Con preghiera di pubblicazione di questa mia

vi ringrazio e vi saluto cordialmente sempre la vostra attenzione mostratami

Amiy (Annamaria Lorena Graziano